sabato 14 marzo 2015

Ricette pane raffermo: canederli allo speck in brodo di verdure avanzate

Una ricetta che occupa un posto d'onore nella cucina degli avanzi perché non solo suggerisce un modo creativo e gustoso di riutilizzare il pane raffermo ma impiega anche, per il brodo, il dado vegetale fai da te

 

RICETTE PANE RAFFERMO

Il pane raffermo è l’ingrediente di base per realizzare i canederli. La ricetta per prepararli è una delle più classiche per non sprecare il pane che è avanzato in dispensa, immancabile per ogni ricettario che si rispetti, alla voce “cucina degli avanzi”. Nella versione di Francesca Antonucci, blogger di Mistofrigo, questo squisito piatto di montagna viene realizzato utilizzando come condimento un avanzo di speck e come brodo di cottura quello ottenuto con il dado fatto in casa.

PER SAPERNE DI PIU’: Come preparare il dado vegetale fatto in casa

Dei canederli esistono poi tante altre versioni senza carne, per esempio al formaggio o agli spinaci.

Ecco qualche  appunto sul dado vegetale fai da te che ci suggerisce Francesca: “Ho fatto bollire per un’ora circa le foglie esterne delle cipolle, dei cavoli, del sedano e dei finocchi. Di questi poi ho aggiunto gambi e ciuffetti verdi, e quindi qualche foglia di lattuga leggermente appassita. In pratica tutti i più “comuni scarti degli ortaggi”. Infine ho frullato a crema e aggiunto il sale grosso. Un cucchiaio da minestra di “dado in crema” ogni litro di acqua è una base perfetta per un gustoso ed economico brodo, perfetto tra l’altro per impastare e cuocere i canederli. Il brodo fatto con questa ricetta si può conservare in frigo per qualche giorno oppure in frezeer“.
Un ulteriore suggerimento: “Mangiare sano con la dieta mediterranea è una questione di consapevolezza. Nel caso di questa ricetta significa sapere che si sta mangiando un piatto unico: una portata che contiene abbastanza carboidrati e proteine per soddisfare le esigenze di un pasto. Mancano però di fibre: di verdure nemmeno l’ombra e per quanto sano sia il brodo che ho preparato di certo non è sufficiente: meglio abbinare il giusto contorno“.

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