giovedì 24 dicembre 2015

Menù anti-spreco: come recuperare a tavola tutti gli avanzi del Natale



Ci siamo quasi, tra pochissimi giorni è Natale e siamo pronti per le grandi abbuffate. Si sa, tra cibi e bevande, il popolo italico non bada a spese e anche Coldiretti prevede un budget abbastanza corposo che le famiglie italiane destineranno alle feste di fine anno, con una spesa complessiva per imbandire le tavole del Natale e del Capodanno di 4,3 miliardi di euro. 

Insomma, che lo vogliate o no, l’Italia rimane ferma al principio del farsi satolli ad ogni costo, tanto che nella gara enogastronomica faranno sparire quasi cento milioni di chili tra pandori e panettoni, cinquanta milioni di bottiglie di spumante, ventimila tonnellate di pasta, 6,5 milioni di chili tra cotechini e zamponi, 800 mila capponi, 500 mila tacchinelle e 500 mila faraone lesse, farcite o cotte in forno, in gelatina o in rolle' ma anche frutta secca, pane, carne, salumi, formaggi e dolci.
Bene, e dove la mettiamo tutta questa roba qui? Beh, quello che è certo è che molta, troppa, andrà a finire direttamente nella spazzatura. Eppure, e ormai lo sappiamo bene, una buona parte degli avanzi e degli scarti è costituito da cibi ancora commestibili, che possono essere riutilizzati se solo abbiamo un po’ di fantasia e di buona volontà.

Con gli avanzi è possibile preparare un menù completo, evitando di produrre sprechi e il Consorzio Italiano Compostatori (CIC) ci fornisce alcuni consigli per un Natale virtuoso e sostenibile.

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