sabato 16 ottobre 2021

Per quanto tempo si può conservare il formaggio in frigo? I consigli per evitare sprechi

Vi ritrovate spesso a buttare il formaggio perché non ricordate quando lo avete acquistato? In verità si tratta di un prodotto a lunga scadenza: ecco quanto resiste in frigorifero e i consigli per conservarlo nel modo giusto.

A chi non è mai capitato di avere un alimento nel frigorifero per molto tempo, tanto da non ricordare il giorno in cui lo si era acquistato? Spesso per paura che sia andato a male e che causi dei problemi alla digestione lo gettiamo nell'immondizia, ignorando il fatto che che potrebbe essere ancora commestibile. Uno dei cibi che fa una fine simile con maggiore frequenza è il formaggio ma in pochi sanno che si tratta di un prodotto a lunga scadenza.

Il Gouda e lo svizzero, ad esempio, possono essere conservati in frigo fino a 3 mesi, mentre i formaggi duri resistono fino a 4 mesi se non aperti, 6 settimane se sono stati tolti dalla loro confezione. In tutti i casi, però, sarebbe bene leggere con attenzione le scritte sull'etichetta. Diverso è il caso dei formaggi morbidi come la feta, la camembert e la brie, che non resistono più di due settimane. Tutti possono essere messi nel congelatore per un massimo di 8 mesi, anche se il loro sapore potrebbe risultare leggermente diverso rispetto a quello originale.

Quando invece si viene a creare un visibile strato di muffa, è possibile rimuoverlo accuratamente con un coltello per quanto riguarda i formaggi duri, mentre per quelli più morbidi la situazione è irreversibile: devono essere gettati poiché i batteri nocivi si diffondono con maggiore rapidità. Pr conservare al meglio il prodotto sarebbe bene evitare le pellicole di plastica, preferendo i fogli di carta alimentare, così da tenerlo all'asciutto ed evitare che si venga a creare umidità. 

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Evitare gli sprechi in cucina: i consigli di Bruno Barbieri per ridare vita agli avanzi di cibo

Lo spreco di cibo in cucina è uno dei problemi principali della nostra società, per questo Bruno Barbieri nel suo ultimo libro, intitolato  "Domani sarà più buono", dà una serie di consigli e ricette per evitare gli sprechi in cucina, dando nuova vita agli avanzi di cibo o a scarti come lische di pesce e bucce di patate o altre verdure. Riguardo alle nuove ricette Barbieri afferma: "Ho preparato un piatto e poi l'ho rifatto il giorno dopo, non ho semplicemente rifatto una ricetta del passato".

Ai microfoni di Fanpage.it lo Chef Bruno Barbieri spiega come riciclare il cibo avanzato con delle semplici ricette, utilizzando gli scarti di carne usata per il brodo e persino le lische di pesce:  "Del cibo non si butta via niente - afferma Barbieri - le bucce delle patate o delle melanzane... Tutto ha una vita!". Lo Chef da 7 stelle Michelin spiega poi che gli sprechi in cucina possono essere evitati sin dal momento della spesa e rivela alcuni segreti per una spesa oculata.

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Come conservare il pane in casa

A volte non è possibile comprare il pane fresco tutti i giorni per cui ci si limita a farlo quando si ha tempo, mediamente una o due volte la settimana.

La domanda che molti si pongono è dunque: come si conserva il pane in modo da mantenerlo fresco più a lungo?
Ecco alcuni consigli per conservare l’aroma e il sapore del buon pane come quello appena comprato (anche per un paio di settimane utilizzando un semplice trucchetto!).

In che contenitore riporre il pane

Se tutto quello che normalmente fai per conservare il pane è riporto sulla tavola o lasciarlo nella busta già dopo qualche ora lo ritroverai secco e poco croccante.
Il motivo è semplice: il pane esposto all’aria tende a disidratarsi e a seccare; l’acqua contenuta al suo interno, infatti, inizia a spostarsi dall’interno verso l’esterno evaporando attraverso la crosta.
Di contro, mettere il pane non coperto in frigorifero significa fargli assorbire umidità e odori che lo renderanno molliccio e gommoso.

Come conservare il pane in casa

Innanzitutto è fondamentale scegliere il giusto sacchetto per conservare il pane ed i panificati in genere: l’ideale è quello di carta oppure un contenitore salva freschezza.
E’ molto importante fare uscire l’aria dal contenitore prima di chiuderlo bene (volendo essere ancora più scrupolosi si può inserire l’involucro che contiene il pane all’interno di un sacchetto alimentare in plastica.
Con questa soluzione, la carta manterrà il giusto livello di umidità nel prodotto e la plastica impedirà l’evaporazione.
In questo modo si potrà conservare il pane quasi come appena sfornato per almeno due-tre giorni.

Il trucco della nonna per conservare il pane

Quando non esistevano sacchetti per alimenti e cose simii si adottava la seguente soluzione, che funziona molto bene se non addirittura meglio.
Basta prendere uno strofinaccio in cotone o fibra naturale non
trattato chimicamente e pulito, ed avvolgeterci il pane con cura, facendo un fagotto.
Il panno è in grado di gestire in modo ottimale l’umidità interna del pane mantenendolo fresco e croccante.

Il luogo ideale dove conservare il pane in casa

Una volta scelto l’involucro ecco che diventa fondamentale stabilire dove mettere il pane che si vuole conservare.
E’ bene sapere che questa scelta varia in funzione della temperatura e umidità di ciascun ambiente della propria casa.
Se ad esempio la cucina ha una temperatura né troppo calda, né troppo fredda e né troppo umida o secca allora si può tranquillamente riporre il pane chiuso nel sacchetto sul tavolo, lontano da fonti di calore.
Se si tratta di un buon prodotto, rimarrà buono per diversi giorni.
Se invece l’ambiente è secco, è meglio riporre il sacchetto dentro un cassetto in dispensa.
Che fare se invece in casa c’è molta umidità? In questo caso meglio optare per il freezer.

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